Questa sezione contiene informazioni generali sulla pancreatite cronica e illustra il motivo per cui i grassi MCT giocano un ruolo importante nella terapia nutrizionale di questo quadro clinico.
Per pancreatite cronica si intendono infiammazioni ricorrenti, a volte appena percettibili, che causano la degradazione del tessuto pancreatico e la sua trasformazione irreversibile in tessuto cicatriziale. Ciò comporta una lenta e progressiva distruzione del pancreas (insufficienza pancreatica).
Il pancreas produce, come ghiandola esocrina, enzimi digestivi (lipasi) e, come ghiandola endocrina, ormoni (insulina e glucagone). Pertanto è possibile distinguere tra insufficienza pancreatica esocrina ed endocrina.
La pancreatite cronica è tra le malattie più frequenti che colpiscono il pancreas, con tendenza in crescita. Gli uomini sono colpiti più delle donne e l'insorgenza della malattia ha un'incidenza maggiore nella fascia di età compresa tra i 30 e i 50 anni d'età. Si osserva un'elevata variazione geografica della frequenza. Al primo posto si collocano Francia, Finlandia e Svezia (26, 23 e 14:100.000), seguite da Germania, Polonia e Repubblica Ceca (5–6:100.000). Per la Svizzera è stata riscontrata una prevalenza bassa (1,3:100.000). In Germania, ogni anno, questa patologia viene diagnostica a 8,2 abitanti su 100.000.
Oltre agli esami del sangue e delle feci volti a verificare la funzionalità pancreatica (lipasi, elastasi fecale), tramite un esame ad ultrasuoni (sonografia) è possibile individuare alterazioni patologiche dell'organo. Inoltre è possibile ricorrere all'uso della tomografia computerizzata (TAC) e della tomografia a risonanza magnetica (TRM). Tra le tecniche diagnostiche supplementari rientrano la colangiopancreatografia retrograda endoscopica (ERCP) e la endosonografia.
La limitata produzione di enzimi digestivi determina la comparsa di disturbi digestivi, soprattutto a livello di digestione dei grassi (carenza di lipasi). Inoltre, la carenza insulinica comporta l'insorgenza di diabete mellito. L'alterata digestione dei grassi si manifesta con la comparsa di steatorrea (feci chiare e maleodoranti, > 7 g grasso/d), diarrea e conseguente calo ponderale e mancato aumento di peso nei bambini (disturbo della crescita), nonché una carenza di vitamine liposolubili e acidi grassi essenziali. Spesso si verificano inoltre gonfiore dolente e meteorismo.
Può subentrare altresì una sindrome dolorosa di origine multifattoriale, con edema e aumento della pressione nei tessuti e sclerosi dei vasi pancreatici. Ciò può manifestarsi con dolore addominale superiore.
La terapia sintomatica è stadiale e presuppone pertanto una conoscenza del quadro clinico e delle possibili complicanze. La pancreatite cronica può essere suddivisa in tre stadi:
Stadio I:
Stadio preclinico senza sintomatologia manifesta con alterazioni infiammatorie croniche dell'organo.
Stadio II:
Sintomi clinici sotto forma di episodi acuti recidivanti e complicanze secondarie. La crescente necrosi del tessuto pancreatico comporta una riduzione dell'intensità dei sintomi clinici. Alcuni pazienti presentano anche una sindrome dolorosa cronica e un decorso senza episodi caratteristici. La complicanza più frequente è l'insorgere di pseudocisti pancreatiche accompagnate dalla sintomatologia più diversa.
Stadio III:
Insufficienza esocrina ed endocrina progressiva con diarrea e steatorrea crescente, ulteriore calo ponderale e sintomi del diabete mellito. A causa di un decorso inizialmente indolore, il quadro clinico del 10 % circa di tutti i pazienti diventa rilevante soltanto allo Stadio III per effetto di un progressivo calo ponderale.
La terapia sintomatica è plurima e si compone di trattamento farmacologico e dietetico:
• Trattamento dell'alcolismo per evitare problematiche conseguenti, miglioramento della compliance e dell'attività infiammatoria, seppure opinabile in quest'ultimo caso, e ritardo della progressione; reintegrazione sociale
• Terapia dell'attacco acuto
• Terapia del dolore basata sul patomeccanismo specifico del dolore, evtl. paracetamolo e novaminsulfon
• Terapia dell'insufficienza esocrina con estratti di pancreas suino (1.000–2.000 IE lipasi per g di grasso alimentare)
• Terapia dell'insufficienza endocrina con insulina
• Adeguamento dell'alimentazione alla funzione residua esocrina ed endocrina
• Terapia delle complicanze, ossia intervento endoscopico o chirurgico
La crescente carenza di enzimi digestivi (insufficienza pancreatica esocrina) comporta in primo luogo un'alterata digestione dei grassi. Di conseguenza, la terapia nutrizionale assume un ruolo importante, avente come obiettivo primario la prevenzione della denutrizione.
Non esiste una dieta pancreatica. La sostituzione enzimatica e la terapia nutrizionale devono essere effettuate su base individuale. In seguito ad un attacco acuto di pancreatite cronica, essa consiste in un'alimentazione facilmente digeribile (alimentazione leggera), suddivisiva in più pasti di piccola entità al giorno (grassi totali ca. 50–75 g/d). La quantità giornaliera di grassi viene calcolata in base al bilancio lipidico risultante dalla quantità di grassi presenti nelle feci. Se la steatorrea può essere contenuta con successo tramite la somministrazione di enzimi, non è necessario procedere ad una riduzione dei grassi.
In caso di steatorrea persistente è possibile, anzi indicato, ricorrere ai grassi MCT che vengono riassorbiti senza lipasi e possono costituire pertanto dei sostituti dei grassi tradizionali. L'obiettivo consiste nel ridurre l'espulsione dei grassi a livello fecale provvedendo alla parziale sostituzione dei grassi tradizionali con grassi MCT (max. 50 %), contenendo in tal modo gli episodi diarroici. Pertanto, in presenza di malassorbimento lipidico, gli acidi grassi a catena media rappresentano un'importante fonte energetica.
A tale proposito occorre prestare attenzione ad un sufficiente approviggionamento di acidi grassi essenziali (omega 3 e omega 6). I prodotti che contengono una combinazione di grassi MCT e LCT sono indicati anche per l'impiego continuativo. L'apporto di grassi MCT comporta un sufficiente assorbimento di vitamine liposolubili. È consigliabile tuttavia controllare costantemente lo status vitaminico delle vitamine liposolubili nei soggetti affetti da pancreatite cronica, per poter intervenire precocemente con un'eventuale integrazione.
È indicata l'astinenza da alcol per tutta la vita.
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